Duke Garwood

”Sono Duke Garwood e suono blues”
Questa la lapidaria frase che campeggiava sulla homepage ufficiale del musicista londinese qualche tempo fa.

Il blues di Duke Garwood è una musica inetichettabile, nuova e personale, fatta di tensione, inquietudine e silenzi; talora dall’apparenza quasi discontinua, svogliata e sciatta ma in realtà sempre piena di grande magnetismo e avvolta in una contagiosa aura di magia. La chitarra elettrica di Garwood è permeata da un senso dell’armonia deviato che la spinge sempre verso sentieri imprevedibili ed impervi e mai in percorsi agevoli ed accomodanti. In alcuni momenti sembra che Lightnin’ Hopkins vada ad incontrare la vena lirica di Nick Drake per dar vita a frammenti di una carica espressiva assolutamente inedita.
Le sue prime esperienze musicali risalgono alla fine degli anni ’80, quando suona la chitarra nella seminale Perpetual Dawndei The Orb, nel loro debut album co-prodotto da Youth (aka Martin Glover membro fondatore e bassista dei Killing Joke).
Il primo album di Garwood, “Holy Week”, uscito nel 2005, ha riscosso un grandissimo successo di critica. Q Magazine lo ha descritto così: “far suonare Will Oldham come Engelbert Humperdinck”. Il successivo “Emerald Palace” è stato registrato in una capanna di legno sulle pendici boscose di Box Hill in due giorni e notti torride a metà estate del 2005. Garwood e il batterista/percussionista Paul May con il quale collabora da anni, hanno buttato giù circa 40 canzoni, di cui solo 18 sono state scelte per l’album. Un capolavoro destinato a lasciare una traccia importante e che lo conferma tra i musicisti blues più interessanti del momento a livello mondiale.
Dopo alcune release su Fire Records, Duke è tornato nel 2011 con il tanto atteso ‘Dreamboatsafari’, anche questo acclamato dalla stampa, 4/5 da NME, che fino ad ora sembra essere il disco più concentrato ed efficace di Duke, tanto che, dopo le collaborazioni con Archie Bronson Outfit, Wooden Wand, HTRK, e un album composto a 4 mani con sua maestà Mark Lanegan, che ormai da anni accompagna sporadicamente dal vivo nei suoi concerti europei, Garwood ha firmato per la prestigiosa Mute Records e siamo in attesa di un nuovo capolavoro!

 

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