Un approdo conforme al Karelmusicexpo, quello dell’artista e performer Rugiada Cadoni. Alla tredicesima edizione del Festival delle culture resistenti, ecco opere che resistono, per forza di colori e gesti espressionisti, per smaccata cultura pop, che dalla Statua della libertà arriva a versi di Celentano, per la forza eversiva, spregiudicata, tenace delle performance di Rugy Pop, alter ego dell’artista con coroncina a sette punte, come quella della citata statua, e sguardo alienato: un detonatore, che smantella pregiudizi e convenzioni a colpi di autoironica rappresentazione, fra burlesque e coreografie improvvisate. Oltre le azioni estemporanee, resta l’ostinata resistenza di fantastici esseri floreali, o grandi occhi come grandi fratelli, dipinti a olio su tela o su carta, verticali ma flessibili. Tele arrotolate e carte ripiegate, che, srotolate e dispiegate, rappresentano il bosco dentro cui cammina Rugiada, “incosciente come una donna, compiaciuta della propria libertà”, parafrasando il grande Gaber.

Conferenza/Laboratorio a cura del Dr. Gianmarco Landi – Neanche Gli Dei 2025
Il Festival Letterario Neanche Gli Dei presenta Conferenza/Laboratorio a cura del Dr. Gianmarco Landi Il mondo finanziario che cambia: percorsi e strategie Dall’Euro alle monete