Mouse on Mars

E’ una band di musica elettronica fra le poche nate per resistere alla prova del tempo, in continua reinvenzione della propria cifra artistica, fatta di miscela di suoni, melodie frammentate e rifiuto del conformismo musicale. Per quasi due decadi Andi Toma e Jan St. Werner hanno creato un nuovo linguaggio musicale, fra club music e distorsioni elettroniche, attraverso una fama che nel corso degli anni li ha fatti diventare un punto di riferimento per tutte le bands degli ultimi vent’anni.

Undici album, innumerevoli remix, che passano dall’ambient house di “Vulvaland” (1994) all’elettronica “volubile” di “Niun Niggung” per arrivare alle abrasioni sonore di “Ideology” (2001). Gli album successivi definiscono nuovi scenari sonori, in cui percussioni, frammenti di pallido pop industriale e beats sempre più radicali creano una nuova estetica sonora, espressa nei lavori “Radical Connector”, “Discordance” e “Patastrophics”.

Con la nascita della loro label Sonig si apre un nuovo periodo della band, che avvia collaborazioni con Mark E. Smith dei Fall, Stereolab, Moondog. Successivamente St Werner pubblica dichi da solista con diversi pseudonimi, in bilico fra strumenti acustici ed elettronica e diventa direttore artistico dell’Istituito di Amsterdam per la musica elettronica, STEIM. Nei primi mesi del 2014 i terroristi sonori pubblicano il loro primo “digitale” Ep “Spezmodia” con lo scopo di spingere sia gli ascoltatori che i loro corpi verso il limite, esattamente ciò che si verifica in un live dei Mouse On Mars: un livello estremamente elevato di energia, senza neanche un minuto per respirare fra pause e colpo di scena, sempre vicini al collasso sonoro.

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