Massimo Zamboni

Massimo Zamboni, fondatore del gruppo CCCP – Fedeli alla Linea, di cui è chitarrista e compositore e del successivo CSI Consorzio Suonatori Indipendenti, arriva nel 2008 alla sua nuova prova solista “L’inerme è l’imbattibile” (Il Manifesto). Un progetto multimediale che, sia nel live che su disco, usa musica, immagini e parole che partono da Mostar per un viaggio verso tutti gli Est del mondo. Un percorso che attraversa le ragioni etiche del nostro vivere. In tour, accompagnato da una band eccezionale, Massimo Zamboni si riconferma come uno dei nomi più importanti della scena italiana, con uno spettacolo di altissimo valore culturale, fatto di splendide canzoni e videoproiezioni che toccano lo spettatore nel profondo.

Inerme è colui che non ha armi. L’indifeso. L’inerme porta con sé la speranza. La si può cercare nella ricostruita Berlino che riapre le Sinagoghe. Nella massacrata Sabra, in Libano, che aggredisce con una voglia di vivere bestialmente più forte, in senso altissimo, di qualsiasi città d’oro. Nel centro storico abbattuto di Mostar – quello dei Bosniaci inchiodati alle granate dall’embargo europeo – che appare a tutti più alla lunga imbattibile che non i precari quartieri dei croati vittoriosi. Risolutamente negli inermi assoluti Zamboni vede, con chiarezza, i depositari di quella incalpestabile memoria che contiene passato e futuro. Da solista ha pubblicato gli album: Sorella Sconfitta (2004), L’orizzonte degli Eventi (colonna sonora – 2005), L’Apertura (assieme a Nada – 2006), l’inerme è l’imbattibile (II Manifesto-Pulsemedia – 2008).

Ha realizzato diverse produzioni per le etichette discografiche: I Dischi del Mulo e per il Consorzio Produttori Indipendenti (Ustmamò / EstAsia / Radiodervish / Materiale Resistente).

Ha realizzato diverse colonne sonore per il cinema e pubblicato tre libri: In Mongolia in Retromarcia (Giunti 2000), Emilia Parabolica (Fandango 2003), II mio Primo Dopoguerra (Mondadori 2005).

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