Mara Redeghieri

Ha esordito nel 1990 come leader e voce degli Ustmamò, band con la quale ha iniziato e sviluppato un percorso artistico e musicale di ricerca linguistica sul dialetto e la letteratura appenninica. La band fu prodotta da Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, i due leader fondatori dei CCCP, che con l’etichetta “Dischi del mulo” hanno prodotto gran parte della musica italiana “alternativa” negli anni novanta. Con gli Ustmamò Mara ha scritto e cantato cinque eclettici album di gusto “etno pop” che hanno procurato alla band numerosi consensi di pubblico e di critica, diventando così il manifesto italiano della musica indie del periodo. Nel 1995 gli Ustmamò si esibirono come opening act per il tour italiano di David Bowie. Nel 1994 con Gianna Nannini alla scrittura dell’album Dispetto nel quale è contenuto il celebre brano Meravigliosa Creatura, composto a quattro mani con l’artista. Nel 2009 ha iniziato un progetto di approfondimento sui canti e le poesie dell’appennino emiliano con l’accompagnamento di Nicola Bonacini al contrabbasso che nel 2011 è maturato e ha prodotto il documentario Al Cusna al quale è seguita l’attività live del concerto “Al Cusna – le Radici del Canto, la Memoria del Cuore”. E proprio questo progetto ha visto Mara vincitrice del premio Imola in Musica. Nel 2016 Mara riscopre la sua passione per il pop e scrive le canzoni per un nuovo progetto discografico di inediti Recidiva, album uscito il 12 maggio 2017. L’album prende vita anche grazie al fortunato incontro artistico con un produttore d’eccezione: Stefano Melone, musicista, arrangiatore e produttore di Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè, Fiorella Mannoia, Samuele Bersani, solo per citarne alcuni.
Recidiva rappresenta la capacità di tornare sui propri passi e continuare a “commettere azioni riprovevoli”. Nessun rimpianto, nessun passo indietro, nessuna deviazione da un itinerario da protagonista, forte di una personalità che non si fa piegare dalle regole di mercato. E’ il suo debutto da solista, una resa al proprio destino musicale, un abbandono senza cedere a compromessi. Le canzoni che compongono questo “corpus” di umanità dolente, di sensibilità femminile, di fermezza e di ideali, sembrano il frutto di un lungo sedimentare di sentimenti e di riflessioni. Per anni l’interprete emiliana ha coltivato il sogno di lasciare tutto, scoprendo quanto possa essere dura la vita senza musica e senza la propria voce.
Recidiva è la resa alla Mara che ha ancora voglia di raccontare al mondo i suoi pensieri. Persi come siamo tra contest musicali, note svendute al dettaglio, eterni ritorni in nome della memoria e dei ricordi, rischiamo di essere spiazzati dalla voglia di attualità di Mara Redeghieri.

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